Di quel gioiello culturale della periferia occidentale di Napoli, oggi resta poco, ma la Città della scienza ha iniziato a bruciare anche prima di questo rogo.
Per la bonifica interrotta di tutta l'area, per la pressione politica che non la faceva crescere, e ora il rogo che la spegne. E' l'ennesima conferma che i proclami non servono a niente, servono soluzioni lungimiranti per chiudere con un passato fatto di clientele, di tirannello locali, di politica... sporca.
Forse bisogna chiudere con il passato?
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RispondiEliminaCol passato non si chiude, a volte ritorna. Sono sempre piu' convinto che una delle poche, pochissime istituzione pulite che ci resta è la chiesa, se perdiamo questa è la fine!
I gioielli come la città della scienza c'è li siamo venduti e giocati, col disclaimer che ci avvisa (gioca con prudenza) come dire affoga piano piano.
Ciao Flavio9, grazie per il tuo commento!
EliminaLa storia insegna a non "tirare troppo la corda", perché questa prima o poi stringe in modo irreversibile. Segnali di fiducia ci vogliono. Ne abbiamo bisogno tutti, un po come della linfa vitale, per non annegare.
RispondiEliminaCiao LidiaLove, grazie per aver pubblicato questo commento!
EliminaIl passato insegna ad evitare situazioni al limite che potrebbero degenerare in qualcosa di brutto.Ecco perchè occorre non tergiversare più e agire. Cosa ci vuole ad approvare una legge per abolire il finanziamento p. ai partiti, ad esempio? E già questo sarebbe un "segnale"...il resto, poi verrebbe da sè. Ciao:)
RispondiEliminaCiao Anonimo, grazie per il tuo commento!
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