lunedì

Risposta a Concentrarsi sulla reazione

Ecco un commento ricevuto in risposta all'articolo Concentrarsi sulla Reazione

Se la violenza fosse scaturita da ragioni politiche, se i violenti sapessero sul serio quel che accade, se quei ragazzi violenti avessero avuto qualcuno (famiglia, scuola, società più in generale) che avesse spiegato loro
cos'è la politica e perchè è necessario conoscere prima di protestare...NON SAREBBE ACCADUTO NULLA!!! Dar fuoco ad una lancia y che vale 700 euro e che non può essere di un politico, non ha a che fare con la politica... attaccare con istinto omicida un poliziotto o un carabiniere o un finanziere o un Vigile del Fuoco (perchè hanno attaccato anche loro) che cerca di tutelare la libertà (cotituzionalmente garantita) di protestare e che rischia di morire per guadagnare 1.300 (per giunta nel giorno in cui il Governo toglieva loro altri soldi proprio per l'ordine pubblico) non può essere politica, distruggere la macchina fotografica di un reporter che vuole semplicemente "raccontare" non ha a che fare con la politica, violare la sacralità (per chi crede) di una semplice statua di Maria e di un crocifisso, non ha a che fare con la politica...e basta con le mistificazioni dei black bloc pagati dal Governo: sono ragazzini, lo vogliamo capire? Non sono neppure delinquenti, sono ragazzini tra i 15 e i 25 anni, quasi tutti. Tentiamo di dare spiegazioni difficilissime ad una situazione sociale semplicissima: non siamo capaci di dettare e far rispettare le REGOLE!
Sapete qual è il peggior estremismo a cui sto assistendo ultimamente? La ricerca affannata di spiegazioni a gesti semplicemente "naturali". 
Ragazzi deviati, con genitori conniventi e distratti...vergogna. Genitori che sanno meno dei figli e che insegnano loro il nulla.

In tv ho dovuto sopportare la telecronaca di una collega che non sapeva distinguere il rumore di un lacrimogeno lanciato dalla polizia dal boato di una bomba carta. Per ben 4 volte, dopo la deflagrazione di una bomba carta, ha commentato:"ecco, la polizia sta sparando i lacrimogeni per disperdere i manifestanti". Chi guardava la TV ha pensato che la polizia spara delle bombe!!! Ma di cosa stiamo parlando! Basta. Signori, se non sappiamo di cosa parlare, dovremmo stare solo ZITTI. ZITTI, tutti. Ma come si fa a confondere il rumore di un lacrimogeno da quello di una bomba carta...il lancio di un lacrimogeno produce lo stesso suono del tappo di uno spumante. Che vergogna. 
Il nostro compito, e non solo quello dei giornalisti, è quello di raccontare la verità, pensate cosa accade se persino quando quella verità ci sta davanti agli occhi riusciamo a distorcela. Vergogna! Parliamo, parliamo, parliamo, urliamo al mondo che abbiamo il diritto di parlare, che dobbiamo prendere la bandiera e scendere in piazza....che brutta società. Che brutta società. Siamo noi ad aver creato questi ragazzi, senza valori, senza virtù, senza ideali, senza speranze, non è solo colpa del Governo. Anche perchè siamo noi a votare, indipendentemente dalla legge elettorale...avremmo potuto essere noi a decidere anche quando ci hanno spiegato, o non spiegato, cos'era la riforma elettorale, potevamo dire no. Ma tanto quella sera c'era l'isola dei famosi in tv ed eravamo distratti. Scveglia...non è colpa dell'isola, siamo noi a decidere cosa guardare in tv e se guardarla, la tv. Sorrido quasi tutte le sere nel guardare gli interventi di giovani che si definiscono "studenti" o personaggi che si autoinquadrano in "istituzioni politiche ed enti locali"...non sanno di cosa si parla. Vanno in Tv per ottenere visibilità, tutti, giovani vecchi (perchè ormai sono più loro). Meglio una società di apparenza piuttosto che una di sostanza. SIAMO SCANDALOSI. 
Eppure ci sono tanti di quei ragazzi...preparati, laureati, che non hanno voce...che non vanno alle manifestazioni perchè devono lavorare... 
E invece gli altri, i ragazzi violenti che manifestano distruggendi tutto in nome di riforme e cambi di Governo, non sanno assolutamente nulla. Pensate che sappiano cos'è una "mozione di fiducia"? O quali siano le competenze di ogni parlamentare. O cos'è una Legge Finanziaria. Se persino chi è preposto a legiferare, ad insegnare e ad informare non lo sa, come possono saperlo loro?! Sono anni che parliamo e non produciamo...si sono succeduti troppi governi che hanno parlato e non prodotto. Stiamo trasformando un paese di tradizione antropologicamente di scienza e conoscienza in un paese di esseri superficiali e sprovveduti. 

E non è colpa degli altri, ma di tutti noi.

Un vecchio saggio diceva: meglio tacere e dar l'impressione di essere *** che parlare e darne la conferma. 


8 commenti:

  1. Lo Stato è indebitato oltremodo ed in misura abnorme anche perché dobbiamo contribuire con 75 miliardi di euro circa al fondo salva-stati, in soccorso di Grecia, Portogallo ed Irlanda, quindi anche per ragioni di solidarietà, cosa che, guarda un pò, a livello di opinione pubblica disturba molto i tedeschi, che in Europa sono quelli che stanno meglio, a noi dovrebbe disturbare ancora di più perché così abbiamo difficoltà a finanziare il nostro sviluppo, per far aumentare l'occupazione.
    Si assiste ad una strana anomalia, le proposte e le proteste più rivoluzionarie, non sono quelle dei Black Bloc, ma quelle della Merkel quando vuole imporre la compartecipazione dei privati (banche) al salvataggio dei pigs, le ultime previsioni davano una decurtazione del capitale per il 60% circa, e d'altra parte se lo meritano, chi affiderebbe un capitale con aspettative di interessi del 20% circa?, le promesse del gatto e la volpe, e tanti pinocchi, veri sprovveduti o giocatori d'azzardo fra aspettative di ritardo di default , assicurazioni contro default e vendita ad altri sprovveduti od irresponsabili dei titoli acquistati?
    Notizia degli ultimi giorni, molti di coloro che usano il servizio di posta elettronica di Alice.it, non riescono ad accedere alla loro casella di posta, da giorni, a domanda su cause effettive dell'inconveniente non danno risposte sulle cause, situazione sfuggita di mano? o vetustà delle nostre reti? od altro? cosa c'entra questo con quanto sopra? c'entra , perché noi saremmo la settima potenza industriale del pianeta, ma le nostre aziende di punta gestiscono ancora con tecnologie obsolete i servizi resi a milioni di cittadini, i Black Bloc hanno attaccato le Telecom?, speriamo di no, comunque quanto a fibra ottica siamo molto indietro.

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    1. Lo Stato e' indebitato perche' e' (s)governato dai Bancari e dai Politici collusi a vari livelli

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    2. Ciao Sabrione, grazie per la tua condivisione!

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  2. Si sono succeduti troppi governi che hanno parlato e non prodotto….
    Dici bene: “ E’ per questo che dobbiamo indignarci”!!! E’ per questo che ho scritto “non decentriamo l’attenzione!. Ho l’impressione che ci si affanni troppo a condannare questo e quell’altro "black block". Ciò che è evidente è che c’è stata un’ “esplosione di violenza, diretta, purtroppo, contro tutto e tutti”.. E sulla condanna della violenza, penso,siamo tutti d’accordo, ma, ripeto, fa pensare che un gruppo di ragazzi sia esploso con una violenza simile.
    Ora, secondo me, sono due le priorità: una è “indignarsi pesantemente” non per "il Pelliccia", ma per il ministro al potere che ci prende, scusate, per i fondelli,promettendo sviluppo e per questa classe di “politicanti buffoni” che deve lasciare il passo a professionisti, a "politici".
    E poi..seconda priorità, secondo me, è ORA lavorare sui ragazzi e spiegare loro quello che succede, perché i ragazzi ci guardano e ci considerano un punto di riferimento ed esigono, giustamente, non solo spiegazioni,ma STRUMENTI per capire, per sviluppare il senso critico,attribuire il giusto valore al voto e rendersi conto di cosa voglia dire "una mozione di fiducia, una riforma elettorale". Far capire che lo strumento per farsi ascoltare è l’intelligenza, e non la violenza,per combattere la stagnazione, l’immobilismo, la corruzione.. e i raggiri.Lavoriamo a più livelli per far interiorizzare il significato di un voto consapevole,espressione prima della democrazia.. lavoriamo per evitare l'astensionismo. E’ un modo.. Da qualche parte bisogna pur cominciare: l’altro giorno parlavo con una mia ex collega, diventata Sindaco: non sa come reperire i soldi per le spese correnti, per il riscaldamento nelle scuole e per il servizio di mensa!!, e si sta ingegnando per trovare dei "modi".Ha pensato, e sta cercando di coinvolgere altri Sindaci, di sospendere l’illuminazione delle strade dalle 2 alle 5 del mattino.. Lampioni spenti per tre ore… è un risparmio,significativo. Tanto a chi serve il lampione acceso in quella fascia oraria?: il ladro si attacca… al lampione... e l’onesto lavoratore, si presume, che si muova in macchina… Voglio dire che non si può sempre dire che tutto va male.. ora è così, ma rimboccarsi le maniche per trovare la strada della risalita. Certo, ora è fondamentale mandare a casa qualcuno! E poi..altra cosa “ i ragazzi NON sono senza ideali, senza valori, senza virtù”..
    Mi permetto di dirlo perché sto con loro piacevolmente 18 ore alla settimana ..li vedo, anche di pomeriggio a scuola, alle prese con l'assemblea di istituto..con il voto, con la loro "campagna elettorale" per le liste... e non si può generalizzare così.. Hanno altri modi per esprimere quello che hanno dentro.. ma non sono poveri.. affatto...e sta a noi,adulti oggi, formarli...speriamo, nel migliore dei modi.

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    1. La stampa, i media hanno dato il 99,9% di risalto ai fatti di violenza dei black block e ha riservato uno 0,1% alle ragioni dei manifestanti.Non si poteva non parlare della violenza.(RIPRENSIBILE E RIPROVEVOLE sempre e in ogni caso) ma..ora la stampa e i media si concentrino sui motivi della "lentezza" di un Decreto sviluppo,che,nonostante la gravissima situazione in cui versa l'Italia, tarda ad arrivare...perché tarda?

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    2. Ciao Benito1990, grazie per il tuo commento!

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  3. Quanto vorrei essere d'accordo con te...hai ragione quando affermi che ho generalizzato. Ma non puoi negare che "generalizzare" non significa assolutizzare, nel senso che non ho detto TUTTI, ma la MAGGIOR PARTE, purtroppo.
    ho vissuto e vivo, ancora oggi, a contatto con studenti in diversi luoghi d'Italia. Molti, purtroppo sono vuoti. Premetto che io sono un pessimista per eccellenza ma non ti nascondo che vorrei davvero poter credere in loro. Mia sorella ed il marito sono insegnanti, entrambi, due scuole diverse (secondarie di secondo grado) in due luoghi diversi (città e piccolo centro). Tante volte, per lavoro, mi son trovato a dover parlare ai ragazzi, affrontando argomenti di non facile e immediata lettura. Qualcuno ha voglia di ascoltare, altri no, ma questo è normale. Quel che non è normale è che pochi conoscono la realtà in cui vivono. Si auto-convincono di avere capacità e pregi che non hanno politici, insegnanti, genitori, amici. Son presuntuosi e parlano di diritti, diritti e solo diritti. I doveri, mai. Proprio ieri in via del Corso, Roma, sono stato fermato da due ragazzi (avranno avuto 15 o 16 anni al massimo) che mi hanno dato una brochure del movimento "blocco studentesco" in cui venivano evidenziati tutti i problemi che il comparto istruzione sta vivendo in questo periodo. Per questo gli ho chiesto: perché, seconde te, è fondamentale per uno stato democratico, mantenere la scuola Pubblica? Secondo te come mi ha risposto? Tu credi che qualcuno di loro sappia davvero a quale diabolus andremmo incontro con la scuola privata? No, quasi nessuno. Due di loro stavano distribuendo volantini per sentirsi utili a qualcosa. Ma l'azione, senza consapevolezza, equivale al nulla. Vorrei avere fiducia in loro come te, e per questo dovrei imparare, da te. In effetti negli ultimi tempi ho potuto appurare che non sono io ad aver bisogno di credere nella nuova generazione ma è la nuova generazione ad aver bisogno che qualcuno creda in loro. Gli stiamo dando esempi sbagliati da troppo tempo...la violenza in piazza non è nulla di eclatante. Se chi dovrebbe essere di esempio (sappiamo di chi parlo) si adopera con tutte le sue risorse per evitare di "pagare" le proprie colpe, restando impunito...beh, che pretendiamo? Se colui che schernisce i carabinieri o la polizia, li attacca o gli brucia una camionetta, resta impunito, che pretendiamo? Nell'età dello sviluppo, ogni immagine resta impressa nella memoria perciò se l'immagine della violenza e dell'impunità riesce a sopraffare quella del sacrificio e della giustizia...non c'è speranza.
    Stiamo creando una società senza cultura e tutti, qui, sappiamo che il livello culturale di un gruppo sociale dipende da tre fattori: istruzione, esperienza, valori/ideali.

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