lunedì

Concentrarsi sulla reazione

Dopo "l'attenzione" di noi tutti focalizzata sulle scene di violenza e dopo i tentativi per capire "Chi sono, perché, ma si poteva evitare.."...come ho scritto ieri nel post della democrazia partecipativa, la nostra reazione quale deve essere?

Il "popolo italiano" siamo noi..e ora, ancora di più, consideriamo le conseguenze delle azioni di continua e pesante umiliazione cui vari ministri indisturbati sottopongono i lavoratori precari e non, le scempiaggini di un uomo che indisturbato continua la sua "opera"... di sfascio..

L'attenzione in queste ultime ore non poteva non essere focalizzata sull'esplosione della rabbia, della violenza, da condannare sicuramente duramente, perché le immagini di violenza gratuita contro tutti e tutto non possono non turbare, non colpire.. e suscitare delle emozioni,ma occorre non decentrare l'attenzione su questo, quantomeno non solo su questo. Tutti i canali, e/o siti, propongono discussioni sulla rabbia, sulla violenza.

E' giusto, per capire. Ma la nostra reazione deve essere puntata ancora di più sulle decisioni istituzionali che si stanno prendendo in questo momento, ancora lesive, continuamente lesive, dei diritti del cittadino medio. Certo che i piani alti rimangono tali, ma forme di democrazia partecipativa dal basso si possono rafforzare per focalizzare l'attenzione "sul" problema... Dopo tutto quello che sta succedendo.. assemblea sindacale a scuola per parlare dei tagli, delle classi "pollaio", che stanno diventando la "normalità", e cosa succede? Siamo in 7 a partecipare su 80 docenti...Questo mi indigna...Scusate i vari post.. ma volevo proporvi di discutere a 360 gradi..di democrazia partecipativa nelle sue forme, magari qualcuno di voi è più esperto, della difesa della legalità, perché è facile additare sulle forse dell'ordine, poi trovarsi lì in mezzo un altro discorso, e molte delle persone che scrivono su questo sito lavorano sul campo e sanno cosa vuol dire.. e infine sulla tendenza a focalizzare l'attenzione sul "palese", sul "manifesto", sicuramente normale, ma ancora di più.. vogliamo parlare di ciò che si sta facendo in questi giorni... Niente.

Cosa stanno facendo operativamente i piani alti? La "politica" che fa?

5 commenti:

  1. ...quello che è successo, condannabile, esecrabile a priori, è però legato a una sperequazione oggi troppo forte...a un'esasperazione che ha preso il sopravvento.

    C'è chi vive in alto...e chi in basso,ma sempre più in basso!!!E chi è in basso è in un vortice da cui non riesce a uscire..Ma possibile che i piani alti non varino misure urgenti a sostegno dei cittadini medi... che non respirano più.

    Caspita... le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese!!

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  2. Mi sa che confondere black bloc con coloro che non arrivano a fine mese con disponibilità di denaro, non colga nel segno, tra i black non sembra che vi siano pensionati, mentre molti di loro hanno affrontato un viaggio, comprato caschi, spulciato i siti internet per imparare a fabbricare bombe carta, ed hanno programmato un viaggio di ritorno, vogliono lottare contro disvalori sociali? o sono nostalgici delle teorie marxiste e derivate contro il capitale? le banche assaltate sono molto poche a confronto delle centinaia di possibili obiettivi, sono molte di più le utilitarie, e, dimenticavo, molti di loro programmano altre gite del genere, che costano, qualche anno fa si organizzavano i pulman per infoltire le manifestazioni sindacali.
    Ci sono altri disvalori contro i quali lottare? di dimensione planetaria ? Big Pharma ? sembra che non si producano più gli antitumorali a basso costo, quelli da pochi euro a fiala, non c'è molta convenienza, forse fra poco si aprirà la caccia all'acquisto di quelli taroccati su internet, quanta nostalgia di Green Pace che con i gommoni non violenti, i non violenti si beccavano tonnellate di acqua degli idranti delle baleniere per salvare da morte certa una balena.

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    1. Gli anarco-insurrezionali, i black block, o come si vogliano chiamare, hanno espresso con una voce "armata", nel modo più sbagliato,più condannabile ed esecrabile, il disagio di milioni di italiani che ormai davvero sono sulla soglia della povertà...Gli attacchi che hanno poi travolto tutto erano rivolti alle banche, simbolo di un capitalismo sfrenato che avvantaggia i ceti elevati e che sta creando nuove forme di povertà,di devianza e di emarginazione...Nel Nostro Paese non possiamo avere bidonvilles accanto a grattacieli.. ....e soprattutto,ognuno nel suo contesto, scuola, famiglia, oratorio... SPIEGHIAMO ai ragazzi che LA VIOLENZA non è mai una soluzione.. guidiamoli a conquistare altri strumenti per combattere i soprusi.. la partecipazione diretta, attiva, l'informazione..la formazione..Formiamo una nuova generazione capace di andare a votare in modo consapevole. Il voto consapevole è l'arma della democrazia.

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    2. Ciao Antonio, grazie per aver condiviso questo pensiero qui con noi.

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